Poiché la posa dura un certo tempo, il conversare con il modello permette di introdurre variazioni di colori (sanguini) dei movimenti muscolari che fanno apparire una rete visiva: il volto che tramite il pennello diventa la forma, che noi chiamiamo ritratto.
Il viandante seduto nel treno in moto vive un esperienza simile che lo porta a essere sé stesso all'arrivo e dunque ad assomigliarsi anche se il movimento del tempo l'avrà distrutto e ricomposto durante il tragitto.
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